Contrattacco greco
Dopo la vittoria a Capo Micale, gli alleati greci si diressero nel Chersoneso Tracico, per distruggere i ponti di barche gettati nell'Ellesponto, ma trovarono i ponti già distrutti. Gli spartani tornarono a casa, ma gli Ateniesi rimasero per prendere il Chersoneso, presieduto dai Persiani che avevano con se tutte gli equipaggiamenti per costruire dei ponti di barche.
Gli Ateniesi assediarono la città di Sesto, la presero per fame. Inoltre riuscirono a catturare la guarnigione persiana, che era riuscita a scappare nottetempo dalla città assediata.
Gli ateniesi, dopo aver vinto, pacificarono il Chersoneso e tornarono vittoriosamente da Atene, esponendo le corde dei ponti di barche come trofei di guerra.
Nello stesso anno, il 478, gli alleati greci compirono una serie di raid a Cipro, liberando parte dell'isola dai Persiani. Non è ben chiaro se installarono delle postazioni che furono subito espulse o non installarono proprio, di fatto i greci tornarono ad attaccare Cipro.
Infine nel 477 gli alleati greci assediarono e presero Bisanzio, garantendo così l'accesso dei commerci dal mar nero, vitali per le poleis greche( trasportano infatti grano ucraino, legname, pesce essiccato, pellame e schiavi).
Gli Ateniesi assediarono la città di Sesto, la presero per fame. Inoltre riuscirono a catturare la guarnigione persiana, che era riuscita a scappare nottetempo dalla città assediata.
Gli ateniesi, dopo aver vinto, pacificarono il Chersoneso e tornarono vittoriosamente da Atene, esponendo le corde dei ponti di barche come trofei di guerra.
Nello stesso anno, il 478, gli alleati greci compirono una serie di raid a Cipro, liberando parte dell'isola dai Persiani. Non è ben chiaro se installarono delle postazioni che furono subito espulse o non installarono proprio, di fatto i greci tornarono ad attaccare Cipro.
Infine nel 477 gli alleati greci assediarono e presero Bisanzio, garantendo così l'accesso dei commerci dal mar nero, vitali per le poleis greche( trasportano infatti grano ucraino, legname, pesce essiccato, pellame e schiavi).
La Lega di Delo
Già dall'assedio di Bisanzio, erano emerse delle crepe nella leadership spartana, gli alleati accusavano Pausania, reggente di Sparta di comportamenti intollerabili, come il trattamento dispotico degli alleati, il comportamento da "principe orientale"e le isole di Lesbo, Chio e Samo si ribellarono. La situazione si complicò, i rapporti erano tesi, finché Atene si propose alla guida dell'alleanza greca contro i Persiani.
Quindi nell'inverno tra il 478-477 le trattative si accelerarono e nel 477 nacque la lega di Delo: si tratta di una alleanza(symmachia) con più di 100 aderenti, con sede simbolica a Delo, luogo del santuario di Apollo e Latona. Questa alleanza prevede un consiglio degli alleati, in cui decidono quali basi persiane attaccare e un tesoro degli alleati, affidato agli Ellenotami.
L'ateniese Aristide calcolò il contributo di ciascuno alla lega: ciascuno doveva partecipare alla lega, contribuendo con un versamento di navi o di denaro. Ogni anno decidono assieme dove attaccare con flotta comandata dagli Ateniesi e il liberato dovrà aderire alla Lega: più aumenta il numero di battaglie vinte, più aumenta il numero di alleati.
Quindi nell'inverno tra il 478-477 le trattative si accelerarono e nel 477 nacque la lega di Delo: si tratta di una alleanza(symmachia) con più di 100 aderenti, con sede simbolica a Delo, luogo del santuario di Apollo e Latona. Questa alleanza prevede un consiglio degli alleati, in cui decidono quali basi persiane attaccare e un tesoro degli alleati, affidato agli Ellenotami.
L'ateniese Aristide calcolò il contributo di ciascuno alla lega: ciascuno doveva partecipare alla lega, contribuendo con un versamento di navi o di denaro. Ogni anno decidono assieme dove attaccare con flotta comandata dagli Ateniesi e il liberato dovrà aderire alla Lega: più aumenta il numero di battaglie vinte, più aumenta il numero di alleati.
Teatro bellico in Tracia e in Asia minore
Subito nel 475 gli Ateniesi e i loro alleati liberano la città di Eione, che assieme a Dorisco, ospita ancora delle guarnigioni persiane. Dopo una sortita persiana che fallisce, Cimone, nuovo leader ateniese, gli assedia, bloccando i rifornimenti di cibo, prendendoli per fame. Racconta Tucidide che il governatore Bige, disperato e non potendo arrendersi( considerato un disonore tra i Persiani), uccise la popolazione di Eione e si suicida, gettandosi nella pira funeraria, che si era fatto preparare. Gli ateniesi, riescono a prendere la città e fanno schiavi la popolazione rimanente.
Dopo la conquista dell'isola di Sciro( 475) e la soppressione della rivolta di Taso(474) e delle Cicladi, Cimone riprese la politica contro i Persiani: libera la città di Faselide e nel 470 ottiene un vittoria navale e terrestre presso il fiume Eurimedonte: le navi persiane alla rada sono state catturate e bruciate e gli opliti sbarcati ebbero facilmente ragione dei Persiani, si può dire che, con questa battaglia, finiscono le paure di un'altra invasione persiana.
Dopo la conquista dell'isola di Sciro( 475) e la soppressione della rivolta di Taso(474) e delle Cicladi, Cimone riprese la politica contro i Persiani: libera la città di Faselide e nel 470 ottiene un vittoria navale e terrestre presso il fiume Eurimedonte: le navi persiane alla rada sono state catturate e bruciate e gli opliti sbarcati ebbero facilmente ragione dei Persiani, si può dire che, con questa battaglia, finiscono le paure di un'altra invasione persiana.
Spedizione in Egitto, guerre in Cipro e pace di Callia
Nel 460, scoppia la prima guerra peloponnesiaca e Atene, inoltre è chiamata in aiuto da un principe libico Inaro, re di un regno ai confini dell'Egitto, che fa scoppiare una rivolta, a cui Atene interviene( sopratutto per garantirsi un paese, considerato il granaio del Mediterraneo). Dopo una iniziale vittoria a Pampreis, dove viene ucciso il figlio di Dario, gli Ateniesi e i loro alleati greci e egiziani si impadroniscono di 2/3 di Memfi, mentre i Persiani si sono chiusi nella cittadella di Memfi, chiamata Castello Bianco, dove vengono assediati( 459), ma si salvano con i rinforzi guidati da Megabazo, che sconfigge gli Egiziani( 455). Comincia così la rivincita persiana, che porta a vincere contro gli Ateniesi, attanagliati nell'isola di Prosopitis, nel 455, dove i sopravvissuti scappano a Cirene, e a distruggere una squadra di triremi ateniesi,inviate in soccorso, presso il ramo mendesiano del Nilo, nel 454.
Si conclude tragicamente l'esperienza ateniese in Egitto, tanto che nel 454 non ci risultano esserci alcune eventi militari nella guerra peloponnesiaca, che si sta combattendo in Grecia.
Si conclude tragicamente l'esperienza ateniese in Egitto, tanto che nel 454 non ci risultano esserci alcune eventi militari nella guerra peloponnesiaca, che si sta combattendo in Grecia.
Nel 450 Cimone, richiamato dall'esilio,conduce una spedizione contro le posizioni persiane a Cipro: assedia e conquista Kition nel 451, ma muore e gli Ateniesi, senza di lui vincono ancora contro i Persiani a Salamina di Cipro, dove vincono per terra e per mare, nel 450.
Le guerre persiane si concludono nel 449, quando il plenipotenziario Callia tratta con il re persiano, stipulando la famosa pace di Callia, in cui si sancisce che le città greche dell'Asia minore dovranno essere libere dal dominio persiano.
Le guerre persiane si concludono nel 449, quando il plenipotenziario Callia tratta con il re persiano, stipulando la famosa pace di Callia, in cui si sancisce che le città greche dell'Asia minore dovranno essere libere dal dominio persiano.